L’Associazione Italiana Sommelier promuove la VI edizione della Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, il prossimo 21 maggio. Venti iniziative in tutta Italia per parlare di etichettatura e per scoprire le eccellenze italiane capaci di farsi apprezzare in tutto il mondo.
Vino ed Olio, una giornata da protagonisti
Il 21 maggio l’Italia celebrerà la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio. Venti appuntamenti, uno per regione, racconteranno due prodotti simbolo della tradizione enogastronomica italiana. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Italiana Sommelier e patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalla RAI.
Dibattiti e conferenze ruoteranno intorno al tema dell’etichettatura: si parlerà quindi di tutela dei consumatori, di corretta informazione e di antifrode. Argomenti molto tecnici ed attuali, che però non impediranno di occuparsi anche di “gusto”. A tutti i partecipanti, infatti, i sommelier offriranno percorsi di scoperta e conoscenza dei migliori vini ed oli italiani, tra grandi marchi nazionali e piccole produzioni locali.
Ambasciatori del made in Italy
Vino ed olio sono tra i prodotti più rappresentativi del made in Italy nel mondo, e tra i più esportati. Nel 2015 le vendite di vino italiano oltre confine hanno fatto registrare un vero e proprio boom, toccando quota 5,4 miliardi di euro e portando il nostro paese in testa alle classifiche mondiali. Ottime anche le performance dell’olio di oliva, con 320 chili di prodotto italiano venduto nel mondo nel 2015, seppur con un leggero calo rispetto al 2014.
L’importanza dell’etichetta
Il tema delle esportazioni è legato a doppio filo a quello dell’etichettatura, scelto come focus di questa giornata nazionale. Per essere ancora più forti nel mondo, infatti, vino ed olio italiani hanno bisogno di essere protetti dalle sempre più frequenti frodi alimentari. Prodotti di scarsa qualità spacciati per eccellenze, etichette che ne falsificano l’origine o che abusano di denominazioni protette: sono questi i più temibili nemici del made in Italy. In un mercato globale competitivo, l’etichettatura diventa strumento di garanzia per i consumatori ma anche per i produttori, soprattutto quelli piccoli, che possono così vedere valorizzate le loro peculiarità.