Cantina Bacco si prepara per sbarcare con i suoi prodotti negli Stati Uniti e in Cina. Un’iniziativa lungimirante visto che, anche nel primo semestre del 2016, questi due mercati hanno mostrato grande interesse per i vini tricolore. In particolare, negli USA l’Italia si è confermata leader di mercato, mentre in Cina ha dato segni di forte sviluppo.
Stati Uniti – Italia, un rapporto privilegiato
Che il mondo ami il vino italiano è cosa nota. Rossi e bianchi, così come il cibo, sono i migliori ambasciatori del made in Italy. Ma la passione con cui gli i cittadini americani guardano al gusto tricolore ha una forza particolare. Non è un caso, quindi, che l’Italia, nel primo semestre del 2016, abbia confermato la sua leadership nel mercato del vino statunitense, crescendo laddove altri “big” arrancano. L’export enoico italiano negli Usa è cresciuto dello 0,6% in termini di volume (1,28 milioni di ettolitri) e del 5,9% in termini di valore (666 milioni di dollari). Dati in controtendenza rispetto all’andamento generale, trainati dalle performance eccellenti degli spumanti (+19% il volume, +28% il valore). L’Italia può quindi vantare una quota sul totale delle esportazioni di vino oltre oceano pari al 28% sul volume e al 33 percento sul valore. Numeri da capo classe.
Cina, un mercato da aggredire
Se gli Stati Uniti sono una certezza, la Cina rappresenta una speranza. Il mercato del gigante asiatico si sta lentamente ma inesorabilmente aprendo alle importazioni alimentari, e la tradizione enogastronomica italiana esercita anche li un notevole fascino. L’Italia è ancora un po’ indietro rispetto ad altre nazioni, ma sta crescendo. I primi 6 mesi di quest’anno parlano di esportazioni verso gli acquirenti cinesi cresciute del 12% sotto il profilo dei volumi (12,7 milioni di litri) e addirittura del 39% sotto quello del valore (56,9 milioni di dollari). Il paese è quinto nella top ten dei maggiori esportatori, ma punta a scalare posizioni.