Il baccalà è un ottimo alimento da portare come protagonista della tavola tra l’autunno e l’inverno. È prelibato ma allo stesso tempo povero e versatile ed ecco perché lo troviamo in diverse pietanze regionali italiane e anche straniere.
Oggi vi spieghiamo cosa abbinare al baccalà grazie ai consigli di uno degli agronomi di Cantina Bacco, il Dott. Pierpaolo Pirone.
Baccalà fritto con Amoneus spumante Brut Cacchione Igp
Il baccalà fritto è tipico della cucina napoletana e spesso lo troviamo in tavola nelle cene della vigilia di Natale o di Capodanno.
Il segreto per una ricetta ben riuscita sta nel realizzare una pastella croccante ma leggera in grado di raccogliere al suo interno il morbido cuore di baccalà.
Al baccalà fritto si può abbinare l’Amoenus spumante Brut Cacchione Igp che si ottiene attraverso un procedimento di rifermentazione in tine chiuse (metodo Charmat) di uve esclusivamente Cacchione. L’acidità di questo vino spumante è in perfetta contrapposizione con la grassezza della pastella. Le bollicine ne esaltano il gusto e allo stesso tempo sgrassano il palato.
Un vino complesso, armonico e fresco.
Baccalà, olive e pachini con Viognier Igp Lazio
Il baccalà con olive nere e pomodori pachino è un secondo piatto gustoso e molto facile da preparare. Si può cucinare in padella o al forno ma l’importante è usare il cuore del baccalà, la parte più polposa e morbida.
A questa preparazione si può abbinare un vino bianco del Lazio prelibato come il Viognier, dalla profumazione intesa.
Baccalà in umido con Pantastico Cacchione Nettuno Dop
La cottura nella salsa di pomodoro permette al baccalà di perdere parte della sua sapidità.
Per reintegrarla si potrebbe optare pertanto per un Pantastico Cacchione Nettuno Dop, un vino bianco ottenuto dai grappoli del vecchio vitigno Cacchione coltivato a piede franco nelle sole zone dei comuni di Nettuno e Anzio.
Un vitigno autoctono che dà vita a un vino avvolgente ed equilibrato.