A tavola con i vini “stellari” di Cantina Bacco

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Settembre è il mese in cui diamo il benvenuto all’autunno, la stagione dai colori caldi e magici che ci permette di godere ancora del sole caldo e di belle giornate all’aperto.

Roma e il suo territorio, in particolare, sono famosi per le “ottobrate”, che indicavano appunto delle gite fuori porta domenicali o infrasettimanali vissute proprio come una festa. Oggi con il termine “ottobrata romana” si intende per lo più una bella giornata di sole ma l’origine richiama le feste baccanali e dionisiache degli antichi Romani con cui si celebravano le stagioni, la semina e il raccolto.

E allora prepariamoci anche noi a festeggiare l’arrivo dell’autunno. C’è sempre un buon motivo per brindare e mettere in tavola uno dei tre vini “stellari” di Cantina Bacco: il Vallovolsco Lazio Igt bianco del 2018, lo spumante brut Amoenus di Cacchione Igp Lazio del 2018 e il Viognier 2019 Lazio Igp. Sono i tre vini di Cantina Bacco premiati al Vinitaly 2020.

L’evento di quest’anno è stato annullato ma i riconoscimenti sono stati comunque assegnati. I tre prodotti di Cantina Bacco sono stati dunque menzionati nella selezione “5 Stars Wines”.

Partiamo dalla novità: il Vallovolsco, blend di uve Souvignon, Viognier e Cacchione dal profumo intenso ed elegante, con note complesse di tostatura come noce di cocco e mandorle caramellate, ma anche una sensazione di fiori di agrumi e frutti esotici come papaia, ananas e alchechengi. La vinificazione avviene ad una temperatura controllata. Il perfetto abbinamento è con uno spaghetto al nero di seppia.

Il secondo premiato è il Viognier, un vino bianco dal profumo intenso ed elegante, con preziose note fruttate (pesca bianca, albicocca e agrumi) e dolci sentori floreali. Si ottiene dalla vinificazione in purezza delle uve omonime e con una fermentazione a bassa temperatura che ne esalta la freschezza e l’equilibrio. È un vino pregiato che si abbina a piatti di pesce o verdure. Servire a 10-12° C.

Concludiamo con lo spumante brut Amoenus, ottenuto dalle uve dell’antico vitigno Cacchione, autoctono dell’area Nettuno-Anzio. La vinificazione avviene con procedimento di rifermentazione in tine chiuse. È un vino gradevole al palato per la sua vivacità e per l’equilibrio dei suoi componenti nonostante la sua complessità e armonia. Servire a 6-8° C.

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