L’uva pantastica ed il vino del mare
“Uva pantastica, tutta sugo e mosto”. E’ questa breve ma intensa descrizione una delle tracce storiche più antiche del Cacchione, il vino del mare di Roma, prodotto in quella che allora era l’Antium romana, colonia marittima dell’impero, di cui l’attuale Nettuno è erede. A parlarne in questi termini enfatici è Plinio il Giovane, scrittore e politico romano. “Uva pantastica”, da alcuni detta anche uva pane, perché amata dai contadini del luogo che la consumavano appunto con il pane. Ma in realtà dall’uvaggio Cacchione si traeva un vino apprezzato anche dai ricchi, che probabilmente scorreva abbondante sulle tavole del celebre Cicerone, che di Antium era originario.
Antium fu una delle prime colonie romane, annessa definitivamente nel 338 a.C., dopo lunghe e sanguinose lotte. Quel promontorio, però, seppe trasformarsi da vinto a vincitore e conquistò i romani con le bellezze e le ricchezze della sua terra, soprattutto con il gusto del cibo e del vino. Il litorale non era affatto provincia dell’Impero, ma parte del suo centro. Tanto da dare i natali, oltre al già citato Marco Tullio Cicerone, anche agli imperatori Caligola e Nerone, che vi dimoravano spesso, circondati dal fasto delle loro Ville Imperiali. Di li passavano di frequente anche Lucullo, Mecenate e Augusto. D’altra parte, leggenda vuole che quelle fossero le “rive omeriche”, dove approdò Enea, fuggiasco da Troia, capostipite della discendenza che fondò Roma.
Il litorale dell’ “otium”
Durante i fasti dell’Impero, Antium, e poi Nettuno, divennero patria dell’Otium della classe patrizia, da non tradurre come banale ozio ma come tempo dedicato al vero godimento della vita e delle sue virtù. Nelle sfarzose abitazioni che popolavano la zona si moltiplicavano le feste ed i banchetti, che quella terra animava in maniera unica, fornendoli di cibi e bevande squisite. Era proprio il vino locale, sia bianco che rosso, il fiore all’occhiello di quelle terre, talmente buono da venire anche offerto in dono alla dea Fortuna, per ingraziarsela.
Ecco perché, ancora oggi, il Cacchione di Cantina Bacco, coltivato a piede franco e realizzato secondo la tradizione, può fregiarsi del titolo di vino del mare di Roma. L’unico ed originale.