Sempre più studenti, in Italia, scelgono gli istituti alberghieri ed una carriera nell’enogastronomia. E accanto a queste realtà si moltiplicano le esperienze di ristoranti didattici, come quello inaugurato dagli alunni del “Marco Gavio Apicio” di Anzio, a cui fa i suoi auguri anche Cantina Bacco.
Il boom degli alberghieri
Sarà merito dei numerosi format televisivi che hanno reso gli chef ed i sommelier delle vere pop star. Sarà che l’Italia ha uno lunga tradizione di buon cibo e ottimi vini. Sarà che la crisi ha acuito l’ingegno e la voglia di fare impresa. La realtà comunque parla chiaro: sempre più studenti scelgono gli istituti alberghieri per la loro formazione. Lo certificano i numeri del Ministero dell’Istruzione: ormai questo indirizzo scolastico viaggia sui 50mila nuovi iscritti ogni anno, circa il 10% del totale, secondo solo al liceo scientifico. Gli aspiranti cuochi, quindi, sono più dei futuri ragionieri o geometri.
I ristoranti didattici
Quando la domanda cresce e si fa esigente, l’offerta si adegua: molti istituti alberghieri italiani sono vere e proprie scuole a cinque stelle, con offerte formative capaci di diplomare autentici professionisti dell’enogastronomia e dei servizi per il turismo. Le strutture più all’avanguardia, inoltre, si stanno dotando dei cosiddetti “ristoranti didattici”, grazie ai quali i ragazzi possono confrontarsi con clienti in carne ed ossa e sperimentare sul campo quanto appreso nelle ore di teoria. Locali a tutti gli effetti (ristoranti, pub, bar, agriturismi) dove diventa realtà l’alternanza scuola lavoro e a cui il Governo ha promesso di dare slancio.
Cantina Bacco al fianco del “Marco Gavio Apicio” di Anzio
Anche l’Istituto Marco Gavio Apicio, l’alberghiero di Anzio (Roma), ha scelto di dotarsi di una struttura di questo tipo, per ampliare la propria offerta formativa. L’avvio ufficiale c’è stato lo scorso 23 marzo e Cantina Bacco ha voluto far sentire la propria vicinanza ed il proprio sostengo a ragazzi ed insegnanti, all’inizio di questa nuova avventura. Così tutti i partecipanti hanno potuto gustare, durante l’aperitivo, lo Spumante Extra Dry e chiudere il pranzo inaugurale con la Grappa di Cacchione.