La storia dell’olio a Cantina Bacco

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Vino e olio, da sempre, sono i due prodotti del Made In Italy che meglio esprimono la nostra essenza. Qualsiasi piatto italiano non può prescindere dall’utilizzo dell’olio in fase di preparazione del piatto e del vino in fase di degustazione. Per questo motivo Cantina Bacco e l’Azienda Agricola il Simposio di Maria Luisa Nardelli hanno deciso di aprire le porte della Cantina il 3 marzo 2018 alle ore 17 per Passione Olio, un evento che si propone di ripercorrere le tappe fondamentali della storia dell’olio extra-vergine di oliva italiano, uno dei fiori all’occhiello del nostro paese.

L’olio, simbolo della civiltà mediterranea

L’olio è uno degli alimenti più antichi e nel corso della storia è stata la base alimentare per popoli e culture diverse segnando in maniera indelebile tradizioni e intere comunità. Stabilire con esattezza dove sia nato l’olio non è una cosa semplice perché le radici della sua storia affondano in diversi luoghi del Medio Oriente.

I frantoi più antichi sono stati trovati diversi millenni prima di Cristo in Palestina, Egitto e Creta e poi si sono espansi nel bacino del Mediterraneo con Fenici, Greci e Cartaginesi. La lavorazione dell’olio fu portata in Italia dai Greci intorno al 1000 Avanti Cristo e in seguito furono i romani a perfezionare le tecniche di coltivazione, spremitura e conservazione.

La coltivazione degli ulivi, grazie ai romani, si è diffusa in tutta Italia e soprattutto al sud in virtù delle condizioni climatiche particolarmente favorevoli. Col passare degli anni, l’olio è diventato un alimento imprescindibile nella cultura culinaria italiane e non esiste piatto o pietanza prelibata che non ne contenga almeno un po’.

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