Vino e spirits: la pandemia cambia i consumi degli italiani

vino e spirits

SCOPRI IL PANTASTICO, IL VERO VINO ROMANO

La pandemia ha cambiato i consumi degli italiani a tavola, soprattutto per quanto riguarda vino e spirits. A registrare questi nuovi stili è il report congiunto di Area Studi Mediobanca, l’Ufficio Studi di SACE e Ipsos dedicato proprio a questo settore del mercato italiano, prestando attenzione sia al consumo domestico che all’export.

Nell’ultimo anno e mezzo Cantina Bacco, ad esempio, ha sperimentato un boom degli acquisti diretti, attraverso il web. Il nostro sito con funzionalità e-commerce è stato scelto da molti appassionati di vini e liquori provenienti da tutta Italia. Il boom degli acquisti su internet ha dunque coinvolto anche la nostra azienda, regalando a tante persone la possibilità di conoscere una delle eccellenze vinicole del Lazio.

Scopri il nostro sito per conoscere la Cantina, i vini e lo shop

I dati del report vino e spirits

L’e-commerce ha fatto registrare un +120% nei primi sei mesi del 2021, i siti aziendali sono saliti del 74,9% (vendite portali web di proprietà) così come gli investimenti digitali (+55,8%). I marketplace generalisti hanno registrato un +747% di vendite e le piattaforme online specializzare +435%. I consumi e le vendite sono in netta ripresa già quest’anno (+3,5% del vino, +5,4% spirits), e si stima che entro il 2022 la crescita coinvolgerà tutti i principali paesi, con una spinta importante di Cina, Canada e Giappone.

Le vendite hanno riguardato principalmente il vino base (70,8%), che ha un prezzo medio inferiore ai 5 euro, ma gli acquisti di prodotti che appartengono a segmenti più alti si dovrebbero rialzare appena si assesteranno i consumi post pandemici. Si è infatti già notata una preferenza per i prodotti biologici (+10,8% nel 2020).

Uno scenario di ripresa rispetto al 2020 che aveva registrato un calo del fatturato per i produttori italiani sul mercato interno del vino pari al -4,1% e su quello estero -2,3%, mentre gli spirits hanno toccato quota -1,7% nelle vendite interne e -6,8% per l’export. I vini frizzanti hanno registrato una perdita maggiore (-6,7%) rispetto ai vini fermi (-3,5%). Dati resi più morbidi dal balzo delle vendite online: il 52% delle persone ha acquistato nel lockdown per la prima volta grazie ad internet, e il 40% continuerà a farlo anche in futuro.

Consumi: come cambiano le abitudini

Le abitudini degli italiani in fatto di acquisto di vini e spirits non sono cambiate solo nella direzione digital. A fronte di un calo di 6 punti della vendita nei supermercati, i consumatori si sono rivolti a enoteche, cantine e negozi specializzati alla ricerca di un prodotto unico e territoriale: una scelta che denota maggiore ricerca di specificità e qualità. Il dato è in linea con quanto verificato da Cantina Bacco, che negli ultimi 12 mesi ha registrato un aumento delle presenze nel nostro store di Nettuno.

Scopri il nostro sito per conoscere la Cantina, i vini e lo shop

Una ripresa totale del settore ci sarà a partire dal 2022, tenendo conto anche del boom del rosato e delle richieste crescenti della Cina. Da prendere in considerazione, poi, l’attenzione al packaging delle nuove generazioni. I giovanissimi sono molto attenti alle confezioni che utilizzano materiali ecosostenibili, indirizzando i loro acquisti verso quelle aziende che sposano gli stessi valori di sostenibilità ambientale.

Il futuro

Se da una parte la pandemia ha ridotto gli acquisti dei turisti e dei ristoratori, dall’altra ha offerto l’occasione di un contatto più diretto tra produttori, cantine ed enoteche con i clienti italiani e stranieri, ampliando di fatto il mercato. Da qui nasce l’esigenza di avere un sito aziendale efficace, comunicativo, in grado di trasmettere i valori dei produttori locali, aprendosi all’accoglienza e all’organizzazione di esperienze uniche.

SCOPRI IL PANTASTICO, IL VERO VINO ROMANO