L’edizione 2019 del Vinitaly è stata una fiera diversa dalle altre. Dopo anni di titubanza è ritornato più forte che mai l’interesse verso i prodotti laziali e specialmente per il Cacchione, re indiscusso di Cantina Bacco. Originario del nostro territorio, questo vitigno è uno degli ultimi 21 rimasti nel mondo (di cui 4 solo in Italia) ad essere coltivato ancora con la tecnica del piede franco.
«Esperti e non si sono meravigliati della versatilità con la quale, partendo da questa unica purissima base, si sia potuto ottenere una così vasta gamma di prodotti tanto differenti l’uno dall’altro – spiega Alessandro Bruni, vice presidente di Cantina Bacco -. Dallo Spumante Extra Dry all’IGP Lazio Cacchione per arrivare ai più raffinati Amoenus e Pantastico: il Cacchione è sempre presente donando una freschezza e una mineralità poco comuni».
Graditi anche i rossi, derivanti da uvaggi misti di Merlot e Sangiovese o di Cesanese e Montepulciano, che costituiscono la materia prima anche per uno dei nostri vini della linea biologica, lo Scoglio D’Orlando Rosso, molto apprezzato dal pubblico.
«I progressi fatti nella vinificazione e il continuo miglioramento della qualità delle uve ci hanno garantito un’escalation di richieste anche oltre confine – aggiunge Alessandro Bruni -. Se insomma la tradizione è e resta uno dei principi cardine di Cantina Bacco, non sottovalutiamo nemmeno l’innovazione. Nuove idee, nuovi eventi, nuove tecniche da sperimentare e, dulcis in fundo, il lancio del nostro nuovo prodotto: il “Vallovosco”. Risultato di una sapiente lavorazione e caratterizzato da un equilibrio perfetto di sapori, il Vallovosco ha già raccolto i complimenti di esperti e competitors. Non vediamo l’ora di presentarvelo, faremo presto un grande evento a cui sarete tutti invitati».
Stay tuned and follow Cantina Bacco!