Parole da sommelier, qualche consiglio per evitare figuracce

Parole da sommelier qualche consiglio per evitare figuracce

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Se ci si vuole dilettare in una degustazione da principiante, per fare bella figura tra amici, è bene conoscere pochi ma fondamentali elementi. Quella del sommelier è un’arte più che una professione, e come tale ha un proprio codice di comportamento e un linguaggio specifico, spesso curioso. Guai ad improvvisarsi sommelier, si rischia di essere smascherati facilmente. 

Alcune accortezze preliminari

Una buona degustazione richiede alcune precondizioni, che non sempre si possono avere in una cena tra amici. Ad esempio, sarebbe utile trovarsi in un ambiente tranquillo, abbastanza silenzioso e soprattutto non aver consumato cibi o bevande dai sapori troppo intensi. La cosa più importante, però, è la temperatura di ciò che assaggerete. Affidatevi a quanto consigliato sull’etichetta, un vino troppo caldo o troppo freddo perde molto del suo potenziale.

Vista, gusto e olfatto

Degustare significa chiamare in causa ben tre dei cinque sensi che abbiamo a disposizione: vista, gusto e olfatto. Il primo approccio è affidato proprio agli occhi, che dovranno indagare colore e trasparenza del vino. Poi è la volta del naso, chiamato a scoprire gli aromi liberati attraverso una dolce rotazione del bicchiere. Infine arriva il momento della lingua e del palato. In questa fase bisogna stare attenti a far arrivare il vino in ogni angolo della bocca, in modo da sfruttare al meglio le papille gustative.

Attenzione alle parole

Una volta completata la degustazione è il momento di raccontarla. E’ buona norma non avventurarsi in descrizioni pittoresche: i sentori di legno o di pane meglio lasciarli agli esperti. Attenzione anche ai termini utilizzati, spesso hanno una valenza contraria al senso comune. L’aggettivo austero, ad esempio, non conferisce un tocco aristocratico ma esprime un difetto. Al contrario invece, gommoso è un considerato solitamente un complimento. Per non sbagliare, meglio limitari i commenti a considerazioni sulla freschezza, la corposità e la persistenza.

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